Meteo in Molise Forum
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Gennaio 2017 - burian - 01-15-2017

Gianfranco, post: 13132, member: 2 Ha scritto:Agli amici di Campobasso dico di baciare per terra perchè stanno beneficiando del fronte che arriva da sud-est. Mentre il grosso doveva arrivare dalla risalita tirrenica..
Per isernia cosa ne pensi questa serata/nottata?


Gennaio 2017 - Gianfranco - 01-15-2017

Isernia e Termoli con la stessa temperatura. Pazzesco

http://www.meteoinmolise.com/diretta-meteo-molise/


Gennaio 2017 - Gianfranco - 01-15-2017

burian, post: 13133, member: 227 Ha scritto:Per isernia cosa ne pensi questa serata/nottata?
Deve rapidamente reagire il tirreno altrimenti il fronte che interessa il molise orientale non è roba pentra


Gennaio 2017 - antonio.vinciguerra85 - 01-15-2017

hirpino, post: 12997, member: 70 Ha scritto:Ciao,
Innanzitutto la nevicata tra il 17 e 18 gennaio 2016 è stata una delle più belle della mia vita, con circa 60 cm caduti in circa 10 ore. Partirei proprio da questo esempio: in quota c'era un NW puro, e anche al suolo, che però 24 ore prima era un N. Martedì 19 sono poi andato a Foiano e Molinara, passando da Ginestra e Montefalcone,notando che la quantità di neve era proprio la stessa. Quella nevicata fu bellissima perché continua e senza vere pause di precipitazioni, il che ad Ariano è molto raro. Sempre in quell'evento, però, inizialmente, la sera del 16, mentre nel Molise nevicava, da me c'era il sole: l'irruzione partì come al solito, con un N/NNE, che andò successivamente piegandosi a NW man mano che il minimo scappava a est. Questa volta è andata allo stesso modo, con la differenza che il N è stato molto persistente, tenendoci in ombra precipitativa, finché il 7 pomeriggio non ha curvato, portandoci 20 cm in due ore di nevicata, e salvandoci in calcio d'angolo, perché ormai i fenomeni stavano esaurendosi.
Quando non si forma un minimo ben strutturato anche al suolo va sempre così: ad Ariano nevica sempre dopo,agli sgoccioli dell'evento.
Ora dirò una sciocchezza, ma la spiegazione che mi sono fatta è che, con il N, la formazione dei trenini avviene a partire dal Vastese, probabilmente per ragioni dovute alla morfologia delle Alpi dinariche, oppure perché il braccio di mare percorso è lungo a sufficienza, diversamente da quando accade dalle parti di Termoli, Portocannone ecc., che si beccano il vento e basta; il guaio è che la traiettoria dei treni da nord o non ci prende proprio -neanche il Fortore, infatti Montefalcone aveva sole la mattina del 6 -, oppure, quando magari il fronte perturbato si dilata in longitudine, lo stau che si sviluppa sulla dorsale di Montefalcone Castelfranco crea un vero muro, al di là del quale c'è frontolisi. Di questa cosa mi sono confermato, osservando ieri, dopo la libecciata, dov'è che finiva la neve rimasta: e finiva proprio al limite dei rilievi che partono da Ginestra e la Malvizza sotto Castelfranco, proprio al confine comunale con Ariano.
Conclusione: con le irruzioni da est, per nevicare ad Ariano i trenini devono partire dal Basso Molise, in quel caso la precipitazione è abbastanza uniforme col Fortore.
Quando l'irruzione entra dal Rodano, tipo ora, il discorso è più complesso e tiene conto della posizione dei minimi che di solito si producono sul Tirreno. In generale, con correnti da WSW, ad Ariano precipita con una certa consistenza, ma niente a che vedere col resto dell'Irpinia, specie dalle parti di Avellino, che infatti nel 2012, fece in generale meglio, specie il 10 febbraio, ma comunque ombra non ce n'è, anzi. Questo, chiaramente, significa che il minimo sta sul medio tirreno, il rischio vero, in questi casi, sono le termiche: Ariano non è in contesto montuoso e senza forti precipitazioni spesso gira a pioggia ( certo, vanno visti gpt, t a 500 hpa, ecc). Le migliori precipitazioni, però, si vedono con il minimo basso tirrenico con le correnti che girano da ENE, stracariche di umidità: una rarità assoluta.
Queste nevicate sono molto belle da vedere, i fiocchi sono enormi, ma sono bagnatissime,pesantissime e effimere. Anche con i minimi tirrenici però il Fortore è preso meglio,innanzitutto per l'altitudine e il contesto più montuoso, ma anche perché ha zero ostacoli e uno stau da paura.
Se ho dimenticato qualcosa me lo farai notare tu.

Hirpino,

complimenti per la tua descrizione dettagliata ed esaustiva del microclima di Ariano Irpinio. Ho notato che ci sono diversi elementi in comune tra la tua zona e quella del Fortore beneventano o alta valle del Fortore; nonostante la mia area confini col Molise mostra molte più analogie con Ariano rispetto a Campobasso.

Allora, limitandosi solo al mio comune, San Bartolomeo in Galdo, esso è caratterizzata da un’altitudine che va dai 300 mt ai 900mt e passa. L’escursione altimetrica dunque è notevole per cui non vi è una omogeneità territoriale come per il comune di Campobasso, situato su di un altopiano. La zona del Fiume Fortore (300-350 mt) ha un microclima diverso rispetto al centro abitato (posto tra i 550 metri ed i 650 mt slm), per cui capita spesso che in situazioni potenziali da neve come quella che ci sta interessando, ovvero una saccatura di aria artica polare marittima non molto fredda nei bassi strati, nevichi con accumulo a partire dai 400-450 mt, diversamente a livello del fiume la neve non si posa. Altrettanto frequenti invece gli episodi in cui nevica con accumulo eolico significativo appena fuori paese, oltre i 750 metri di quota, ed in paese invece solo neve senza accumulo al suolo; in particolare ciò accade in primavera.

Ma guardando alla quota media dei centri abitati presenti nella Valle, dai 550 di Foiano, ai 600mt di San Bartolomeo e di Baselice, 700mt di Castelvetere e oltre 800 mt di Montefalcone devo dire che, purtroppo, la valle del fiume Fortore non risente del fenomeno della inversione termica (tipico per esempio di Boiano) per cui lo strato freddo di inversione termica viene scalzato subito via dalla nuova tipologia di aria in arrivo. Questo è il motivo per cui la nostra zona ha pochi caratteri di continentalità nonostante la lontananza dal mare paragonabile a quella del Molise interno. In caso di nevicate sostenute con omotermia (mettiamo un -2 °C a 850 hPa) la colonna di aria che insiste su San Bartolomeo è come se partisse più satura in partenza, forse per via della vicinanza all’invaso di Occhito, per cui le nevicate non scendono sotto i 700-600 mt, nonostante la persistenza, e capita spesso di vedere pioggia o pioggia mista a neve in paese, laddove nevica sul Molise centrale dai 400-500 mt e già con buon accumulo a Campobasso. O forse ciò accade per la motivazione che esponevi tu, Hirpino, per la mancanza di montagne nelle vicinanze.

La zona del Fortore beneventano soffre un po’ in generale per le correnti in quota da NE, come accade ad Ariano, infatti va in ombra facendo registrare solo rovesci sporadici e vento forte, mentre a Campobasso nevica con continuità. Le saccature artiche veloci in scivolamento sull’Adriatico non producono molti effetti da noi: ne è un esempio il 30 Dicembre 2014 quando vi fu per buona parte della giornata tempo parzialmente nuvoloso, salvo poi intensi rovesci di neve a partire dal pomeriggio, via via più regolari dalla notte seguente, laddove già nevicava con continuità su tutto il Molise dal primo mattino del 30. Per fortuna in quell’occasione ci salvammo in calcio d’angolo dal giorno successivo, il 31, quando vi furono alcune ore di nevicate persistenti al pomeriggio, in assenza di pause, in pratica la coda della perturbazione in fase di colmamento, con goccia fredda localizzata sulla Calabria e minimo al suolo tra Egeo e Creta e correnti in quota sulla nostra verticale da ENE (la famosa rarità di cui parli, Hirpino).

Dunque la mia zona, come l’arianese, è molto soggetta ai colpi di coda delle ondate di neve quando le correnti in quota prendono una direzione o da ENE oppure da NNW, cosa quest’ultima che è accaduta per esempio a partire dal pomeriggio del 6 Gennaio 2017 quando, finalmente, siamo rientrati anche noi nelle bufere di neve per diverse ore (12-18 ore), fino a tutto il mattino del 7, dopo una mattinata dell’Epifania anonima e ventosa. Mi fa strano apprendere che ad Ariano le bufere di neve sono arrivate solo il pomeriggio del 7 Gennaio.

Condizioni ideali della neve nel Fortore Beneventano a mio avviso: configurazioni di Bassa pressione ionica stazionaria, BP basso tirrenica, e goccia fredda sul canale d’Otranto (come accaduto con la nevicata della scorsa Epifania).

Un caso di BP sul basso Tirreno in lento movimento verso la Calabria Ionica fu quello del 23 dicembre 2003 quando tutta la mia zona venne interessata da un fronte occluso semi-stazionario in risalita da WSW accompagnato da 12 ore di nevicate pesanti, temperatura di pochi decimi sopra lo zero, e al suolo oltre un metro di neve. Ecco questa è la tipologia di nevicate con maggiore carico di umidità e di maggiore “pesantezza” che ho rilevato finora; quelle da ENE, risultano mediamente più secche, a fiocco medio, le migliori forse, anche rispetto al NNW.

Rispetto a Campobasso si può dire che siamo meglio esposti solo per ciò che concerne le basse pressioni tirreniche in traslazione verso levante.

Per quanto riguarda la neve del 17 e 18 gennaio 2016 anche qui nel Fortore è stata molto bella e la durata intorno alle 10 ore. Il comportamento dunque tra San Bartolomeo e Ariano è stato uguale in pratica.

Nel contesto che ho descritto si differenziano leggermente Castelvetere, che risente di più del clima molisano, essendo molto vicino a Riccia, Montefalcone, alto in quota ed esposto al Nord pieno con uno stau sensibile in formazione sul proprio rilievo per correnti tese di tramontana, il famoso “muro” di cui parlava Hirpino, dato che si passa da un’escursione di 300 mt del sottostante fiume Fortore ai quasi 900 mt del centro abitato e meglio esposto verso il lato tirrenico.

Molinara e San Marco, sul lato del Tammaro, al confine con l’Alta valle del Fortore, ricalcano più o meno lo stesso andamento dell’Alto Fortore beneventano, registrano però apporti nevosi un po’ inferiori in caso di irruzione dai Balcani.

Una zona abbastanza omogenea in termini precipitativi è quella che comprende Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Roseto Valfortore, Volturino, San Marco la Catola (tutto il subappennino dauno per intenderci).


Gennaio 2017 - Alex1969 - 01-15-2017

Gianfranco, post: 13134, member: 2 Ha scritto:Isernia e Termoli con la stessa temperatura. Pazzesco

http://www.meteoinmolise.com/diretta-meteo-molise/
A Termoli è acqua acqua ... Big Grin


Gennaio 2017 - Snow2 - 01-15-2017

Si, Gianfranco considera che a san Salvo ho 2,3

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Gennaio 2017 - francesco89 - 01-15-2017

Gianfranco, post: 13132, member: 2 Ha scritto:Agli amici di Campobasso dico di baciare per terra perchè stanno beneficiando del fronte che arriva da sud-est. Mentre il grosso doveva arrivare dalla risalita tirrenica..
Infatti ho notato dal modo in cui cade la neve...insolita la traiettoria da sud, mentre normalmente viene da nord/nord-est


Gennaio 2017 - Antoniod - 01-15-2017

Sta nevicando bene a Campobasso... Ma a Fossalto che fa?


Gennaio 2017 - francesco89 - 01-15-2017

naikos28, post: 13115, member: 144 Ha scritto:una cosa però che ancora non riesco a spiegarmi..ma non vuole essere una polemica ma semplice curiosità...è come si fa, su altri siti, di parlare per martedì, cioè a meno di 48 ore di distanza, ancora di burian in adriatico...incredibile...va beh, chiusa la parentesi, parliamo di cose inerenti quest'ottimo forum
Scrivono "burian" solo per attirare la gente nel sito, ma chi ne capisce un po' di più, sa che sono dei titoli-bufala


Gennaio 2017 - Iced_Earth - 01-15-2017

antonio.vinciguerra85, post: 13136, member: 55 Ha scritto:Hirpino,

complimenti per la tua descrizione dettagliata ed esaustiva del microclima di Ariano Irpinio. Ho notato che ci sono diversi elementi in comune tra la tua zona e quella del Fortore beneventano o alta valle del Fortore; nonostante la mia area confini col Molise mostra molte più analogie con Ariano rispetto a Campobasso.

Allora, limitandosi solo al mio comune, San Bartolomeo in Galdo, esso è caratterizzata da un’altitudine che va dai 300 mt ai 900mt e passa. L’escursione altimetrica dunque è notevole per cui non vi è una omogeneità territoriale come per il comune di Campobasso, situato su di un altopiano. La zona del Fiume Fortore (300-350 mt) ha un microclima diverso rispetto al centro abitato (posto tra i 550 metri ed i 650 mt slm), per cui capita spesso che in situazioni potenziali da neve come quella che ci sta interessando, ovvero una saccatura di aria artica polare marittima non molto fredda nei bassi strati, nevichi con accumulo a partire dai 400-450 mt, diversamente a livello del fiume la neve non si posa. Altrettanto frequenti invece gli episodi in cui nevica con accumulo eolico significativo appena fuori paese, oltre i 750 metri di quota, ed in paese invece solo neve senza accumulo al suolo; in particolare ciò accade in primavera.

Ma guardando alla quota media dei centri abitati presenti nella Valle, dai 550 di Foiano, ai 600mt di San Bartolomeo e di Baselice, 700mt di Castelvetere e oltre 800 mt di Montefalcone devo dire che, purtroppo, la valle del fiume Fortore non risente del fenomeno della inversione termica (tipico per esempio di Boiano) per cui lo strato freddo di inversione termica viene scalzato subito via dalla nuova tipologia di aria in arrivo. Questo è il motivo per cui la nostra zona ha pochi caratteri di continentalità nonostante la lontananza dal mare paragonabile a quella del Molise interno. In caso di nevicate sostenute con omotermia (mettiamo un -2 °C a 850 hPa) la colonna di aria che insiste su San Bartolomeo è come se partisse più satura in partenza, forse per via della vicinanza all’invaso di Occhito, per cui le nevicate non scendono sotto i 700-600 mt, nonostante la persistenza, e capita spesso di vedere pioggia o pioggia mista a neve in paese, laddove nevica sul Molise centrale dai 400-500 mt e già con buon accumulo a Campobasso. O forse ciò accade per la motivazione che esponevi tu, Hirpino, per la mancanza di montagne nelle vicinanze.

La zona del Fortore beneventano soffre un po’ in generale per le correnti in quota da NE, come accade ad Ariano, infatti va in ombra facendo registrare solo rovesci sporadici e vento forte, mentre a Campobasso nevica con continuità. Le saccature artiche veloci in scivolamento sull’Adriatico non producono molti effetti da noi: ne è un esempio il 30 Dicembre 2014 quando vi fu per buona parte della giornata tempo parzialmente nuvoloso, salvo poi intensi rovesci di neve a partire dal pomeriggio, via via più regolari dalla notte seguente, laddove già nevicava con continuità su tutto il Molise dal primo mattino del 30. Per fortuna in quell’occasione ci salvammo in calcio d’angolo dal giorno successivo, il 31, quando vi furono alcune ore di nevicate persistenti al pomeriggio, in assenza di pause, in pratica la coda della perturbazione in fase di colmamento, con goccia fredda localizzata sulla Calabria e minimo al suolo tra Egeo e Creta e correnti in quota sulla nostra verticale da ENE (la famosa rarità di cui parli, Hirpino).

Dunque la mia zona, come l’arianese, è molto soggetta ai colpi di coda delle ondate di neve quando le correnti in quota prendono una direzione o da ENE oppure da NNW, cosa quest’ultima che è accaduta per esempio a partire dal pomeriggio del 6 Gennaio 2017 quando, finalmente, siamo rientrati anche noi nelle bufere di neve per diverse ore (12-18 ore), fino a tutto il mattino del 7, dopo una mattinata dell’Epifania anonima e ventosa. Mi fa strano apprendere che ad Ariano le bufere di neve sono arrivate solo il pomeriggio del 7 Gennaio.

Condizioni ideali della neve nel Fortore Beneventano a mio avviso: configurazioni di Bassa pressione ionica stazionaria, BP basso tirrenica, e goccia fredda sul canale d’Otranto (come accaduto con la nevicata della scorsa Epifania).

Un caso di BP sul basso Tirreno in lento movimento verso la Calabria Ionica fu quello del 23 dicembre 2003 quando tutta la mia zona venne interessata da un fronte occluso semi-stazionario in risalita da WSW accompagnato da 12 ore di nevicate pesanti, temperatura di pochi decimi sopra lo zero, e al suolo oltre un metro di neve. Ecco questa è la tipologia di nevicate con maggiore carico di umidità e di maggiore “pesantezza” che ho rilevato finora; quelle da ENE, risultano mediamente più secche, a fiocco medio, le migliori forse, anche rispetto al NNW.

Rispetto a Campobasso si può dire che siamo meglio esposti solo per ciò che concerne le basse pressioni tirreniche in traslazione verso levante.

Per quanto riguarda la neve del 17 e 18 gennaio 2016 anche qui nel Fortore è stata molto bella e la durata intorno alle 10 ore. Il comportamento dunque tra San Bartolomeo e Ariano è stato uguale in pratica.

Nel contesto che ho descritto si differenziano leggermente Castelvetere, che risente di più del clima molisano, essendo molto vicino a Riccia, Montefalcone, alto in quota ed esposto al Nord pieno con uno stau sensibile in formazione sul proprio rilievo per correnti tese di tramontana, il famoso “muro” di cui parlava Hirpino, dato che si passa da un’escursione di 300 mt del sottostante fiume Fortore ai quasi 900 mt del centro abitato e meglio esposto verso il lato tirrenico.

Molinara e San Marco, sul lato del Tammaro, al confine con l’Alta valle del Fortore, ricalcano più o meno lo stesso andamento dell’Alto Fortore beneventano, registrano però apporti nevosi un po’ inferiori in caso di irruzione dai Balcani.

Una zona abbastanza omogenea in termini precipitativi è quella che comprende Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Roseto Valfortore, Volturino, San Marco la Catola (tutto il subappennino dauno per intenderci).

Molto interessante, grazie Smile