Gianfranco, post: 1671 Ha scritto:Effettivamente la foto è uscita bene. Questa merdaccia di telefono non serve a nulla.. Ma almeno le foto sono belle
From Galaxy s6
Ahahahah, merdaccia di telefono! Non ne parliamo, va, che é meglio...(ho finito la memoria per le foto e non ancora trovo cinque minuti per acquistare una scheda per espanderla...); comunque ti é davvero uscita bene la foto!
Intanto volevo gustarmi il primo milk pan della stagione, ma con i quasi 18 gradi fuori, credo rinvieró
Buonasera a tutti:-) Fuori c'è una umidità davvero notevole...però non dovrebbe essere molto fresco, anzi, prima, uscendo un attimo giusto per la spazzatura, era piuttosto mite; domani pomeriggio si parte per Lanciano, dove permarrò per tre giorni in vista della raccolta delle olive:-)
Segnali importanti, quelli che andiamo ripetendo da diversi giorni, si scorgono con sempre piu' frequenza dalla meta' della seconda decade verso la fine della stessa.Un rallentamento del getto con conseguente azione della wave2.
Vicini al punto di svolta? E' sinceramente da augurarselo in primo luogo perche' potrebbe fare da apripista verso un paio di discese fredde importanti entro fine anno ed in secondo luogo scongiurerebbe l'eventuale superamento della soglia del NAM
(Riporto una bella spiegazione di meteolive a tal proposito- In grassetto la fase che piu' interessa): Quando parliamo di NAM dall'inglese North Annular Mode, ci riferiamo alla forza del Vortice Polare alle quote stratosferiche, un parametro che in opportune condizioni può rappresentare una forzante nei confronti della circolazione presente ai livelli sottostanti in troposfera.
Il superamento della soglia del NAM è stata convenzionalmente posta al valore di +1.5. Il suo superamento si verifica in conseguenza di un ESE di tipo cold, il quale, raffreddando fortemente il VPS, determina un forte incremento delle velocità zonali. Tale condizione determina quello che tra studiosi ed appassionati viene definito come "soglia di precondizionamento del NAM".
In quale modo il NAM oltre la soglia di +1.5, influenza la troposfera?
In determinate condizioni, il forte raffreddamento stratosferico può trasmettersi alla fascia sottostante troposferica, determinando un rinforzo del Vortice Polare anche nella colonna d'aria a più diretto contatto con la superficie terrestre. Un raffreddamento del Vortice Polare in troposfera, determina anche in questo caso un rinforzo del getto polare che "racchiude" le masse d'aria artiche alle alte latitudini, rendendo così più difficoltoso l'esordio di dinamiche invernali sulla fascia delle medie latitudini.
Questa fase atmosferica viene definita col termine "precondizionamento del NAM".
A livello statistico essa tende ad esplicare la propria influenza in troposfera per un periodo che va dai 40 ai 60 giorni, superati i quali si interrompono con gradualità gli effetti dell'ESE cold in troposfera, avviando solitamente un periodo caratterizzato da maggiori scambi meridiani.